Registration
La Basilicata
La Basilicata

La Basilicata

«Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei». C’è in questa espressione una indubbia verità. Le tradizioni eno-gastronomiche, come la specificità di particolari prodotti, spesso più di altri aspetti, individuano singole comunità, segni distintivi di un territorio, di una regione. E la conoscenza, la scoperta di un luogo o il ricordo di un’esperienza di viaggio, trova nelle immagini dei prodotti e nel richiamo dei sapori che le stesse evocano un potentissimo ancoraggio di memoria, una forte suggestione, capace talvolta persino di riattualizzare percezioni gustative e produrre il fatidico esito dell’ “acquolina in bocca”. Peperoni cruschi, melanzane rosse, formaggi di qualità nelle versioni più note come il Canestrato di Moliterno, il Pecorino di Filiano o il Caciocavallo Silano, i fagioli di Sarconi e quelli bianchi di Rotonda, i vini pregiati, innanzi tutto l’Aglianico del Vulture, il Terre Alta Val d’Agri e poi il Grottino di Roccanova o l’olio di Rapolla e Venosa, presentano saperi e sapori di una regione giustamente definita genuina e autentica, la Basilicata.


Lucania

Io lo conosco
questo fruscìo di canneti
sui declivi aridi
contesi dalla frana
e queste rocce magre
dove i venti e le nebbie
danno convegno ai silenzi
che gravano a sera
sul passo stanco dei muli.

E’ poca l’acqua che scorre
e le vallate son secche
spaccate, d’argilla.

Di qui le mandrie migrano
con l’autunno avanzato
per la piana delle marine
tuffando i passi nelle paludi.

Di qui è passata la malaria
per le stazioncine sul Basento
squallide, segnate d’oleandri.

Da noi la malvarosa è un fiore
che trema col basilico
sulle finestre tarlate

in un vaso stinto di terracotta
e il rosmarino cresce nei prati
sulle scarpate delle vie
accanto ai buchi delle talpe.

Da noi si riposa il falco e la civetta
segna la nostra morte.

Da noi il mondo è lontano,
ma c’è un odore di terra e di gaggìa
e il pane ha il sapore del grano.

        Mario Trufelli  

                                          

Suonano Mattutino

La processione è cominciata
già nella notte.
Vedo le fila dei mietitori
toccano la stella
l'ultima rimasta
in cima alla strada tortuosa.
Nel mio viottolo lungo budello
ferri dei muli sulle selci
suonano mattutino

        Rocco Scotellaro  

Via Herculia

Da un'antica strada di epoca romana, parte un percorso nuovo verso le eccellenze enogastronomiche della provincia di Potenza.